ricerca
post per data
- Settembre 2018
- Agosto 2018
- Luglio 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Dicembre 2017
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Settembre 2017
- Agosto 2017
- Luglio 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Gennaio 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Settembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Settembre 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Marzo 2013
- Febbraio 2013
- Gennaio 2013
- Dicembre 2012
- Ottobre 2012
- Agosto 2012
- Giugno 2012
- Maggio 2012
- Aprile 2012
- Marzo 2012
- Gennaio 2012
- Novembre 2011
- Settembre 2011
- Agosto 2011
- Luglio 2011
- Giugno 2011
- Maggio 2011
- Aprile 2011
- Marzo 2011
- Febbraio 2011
- Gennaio 2011
- Dicembre 2010
- Novembre 2010
- Ottobre 2010
- Settembre 2010
- Agosto 2010
- Luglio 2010
- Giugno 2010
- Maggio 2010
- Aprile 2010
- Marzo 2010
- Gennaio 2010
- Dicembre 2009
- Novembre 2009
- Settembre 2009
- Luglio 2009
- Giugno 2009
- Aprile 2009
- Marzo 2009
- Febbraio 2009
- Gennaio 2009
RIUNIONE FAMIGLIE/AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO RESIDENZA
27 Giugno 2014 | Simona Muzzetta
L’essere umano è una specie molto strana, usa il tempo del passato, del futuro e non è mai nell’unico tempo a lui permesso: il presente. L’uomo vive nei “se fossi stato, se avessi avuto” oppure” poi farò, poi sarò” e si perde gli attimi, le piccole cose che accadono qui e ora nel proprio presente. Dividiamo il tempo in tre parti mentre ne esiste solo uno in cui vivere, amare ed esserci totalmente.
Oggi in Fiamma il tempo si è fermato, intorno ad un tavolo colorato e conviviale, si sono intrecciati gesti, occhi e parole come un grande tappetto eseguito da un bravo artigiano. Per la prima volta Amministratori di sostegno, genitori, operatori, coordinatori, educatori e l’assistente sociale in rappresentanza del Comune di Milano si sono riuniti a sostenere, progettare, sviscerare paure e chiedere chiarimenti che riguardano la vita delle persone che vivono in questa residenza.
Problemi ce ne sono sempre: i genitori hanno paura di perderci, chiedono se possono intervenire nella prossima gara di appalto….vogliono far sentire la loro voce al Comune, vogliono unire le loro forze con le nostre per vincere il prossimo appalto in Fiamma.
Ognuno parla del proprio figlio, fanno parte dei progetti educativi che insieme condividiamo ogni giorno e che oggi abbiamo condiviso con tutti. C’è l’amministratore di sostegno, Giulio Vanetti,che ci rende orgogliosi del lavoro che stiamo facendo. Ha definito la CSS Fiamma il “Top” rispetto alle tante residenze che lui conosce personalmente, perché mettiamo al centro la persona con i suoi bisogni, le sue paure e le sue richieste d’affetto. A volte un abbraccio vale più di tante parole, il nostro motto è “un passo alla volta”.
Oggi il tempo si è fermato, il passato ha fatto la pace con il futuro ed eravamo tutti presenti nel presente.
Emanuela Franzini
OSS presso la CSS Fiamma