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Radiomamma intervista la nostra Tagesmutter Roberta
08 Giugno 2016 | Valentina Mari
Mamma di giorno. Conosci questa alternativa al nido? E hai mai pensato che potrebbe essere un lavoro per te? Sono mamme che, formate, offrono nella loro casa educazione e cura a piccoli gruppi di bimbi. Un servizio famigliare e flessibile al bisogno.
Ma come si diventa tagesmutter? Come si iscrive il proprio bimbo al servizio?
Le giornaliste di Radiomamma hanno intervistato la nostra Roberta, 40 anni, mamma di tre bimbe e da settembre tages di altri 3 bimbi e Valentina Mari, coordinatrice del progetto tagesmutter.
RADIOMAMMA: QUANTI BAMBINI CURA UNA TAGESMUTTER E DI CHE ETA’
Roberta: Al massimo 5 bambini, compresi i propri figli se piccoli e presenti in casa. L’età va dagli zero ai 12 anni, ma per esperienza solitamente la famiglie che cercano questo genere di servizio hanno bimbi tra i 6 mesi e i tre anni.
RADIOMAMMA: CI SONO LIMITI DI ETA’ PER FARE QUESTO LAVORO? E REQUISITI PARTICOLARI?
Roberta: Credo che alla base ci debba essere la predisposizione naturale a relazionarsi con i bimbi piccoli e trasmettere la fiducia e la sicurezza di cui il bambino ha bisogno. L’essere maggiorenne è l’unico vincolo di età. Il limite massimo dipende solo dall’energia che puoi mettere in gioco
RADIOMAMMA: BISOGNA AVERE FATTO STUDI SPECIFICI?
Valentina: Solo in Trentino è richiesta una Laurea, mentre nel resto di Italia non è richiesto nessun titolo. Il corso di formazione e la formazione continua offrono tutte le nozioni necessarie per iniziare a lavorare. Inoltre durante il suo lavoro la tagesmutter è sempre supportata da una rete di professioniste come una pedagogista, una psicologa, un’infermiera pediatrica…
RADIOMAMMA: IL CORSO E’ L’UNICO PASSO OBLIGGATORIO PER DIVETARE “MAMME DI GIORNO”?
Valentina: Per essere una tagesmutter Domus, le uniche riconosciute dal ministero, il percorso è obbligatorio. C’è una selezione iniziale organizzata da Domus insieme alla Cooperativa che gestisce il corso, poi 250 ore (200 in aula e 50 di tirocinio) e al termine l’esame. Domus è l’associazione nazionale che si occupa di diffondere il modello tagesmutter su tutto il territorio nazionale. Soltanto le cooperative che si affiliano con un percorso predefinito di accreditamento all’associazione Domus possono erogare il corso di formazione.
RADIOMAMMA: LA CASA DEVE AVERE DEI REQUISITI?
Valentina: E’ necessario uno spazio di almeno 9 mq a bambino. Il numero dei bambini accolti è proporzionato alla metratura della casa, ma comunque non può mai superare i 5 contemporaneamente. La casa viene sottoposta a continui controlli da parte della cooperativa. Ci sono determinati standard di sicurezza che devono essere garantiti. Questi criteri vanno da cose molto semplici (come il fatto che ci siano i copri spigoli sui mobili, oppure i blocchi per le ante di armadietti e cassetti con dentro materiale non adatto ai bambini, a esigenze di impianti a norma e di controlli periodici e regolari). Oltre ai controlli effettuati dalla cooperativa la tagesmutter durante il corso di formazione svolge almeno 8 ore dedicate al tema della sicurezza e inoltre anche alcuni incontri dedicati alla formazione continua sono inerenti a questa tematica. Inoltre ha un vademecum che le permette di tenere sotto controllo tutti gli elementi che garantiscono che la casa sia in sicurezza.
RADIOMAMMA: QUANTE ORE LAVORA?
Valentina: E’ la tagesmutter, insieme alla propria famiglia, a pensare a quanto tempo possa dedicare al servizio. Questa professione è flessibile sia per le famiglie utenti, sia per la professionista stessa, che in questo modo può conciliare al meglio famiglia e lavoro. Mediamente si lavora 5-6 ore al giorno.
RADIOMAMMA: QUANTO GUADAGNA AL MESE UNA TAGES?
Valentina: Guadagna ovviamente in base a quanto lavora e con quanti bambini. Mediamente se lavori a regime con una presenza costante di 3 bambini arrivi a guadagnare una cifra analoga a quella di un’educatrice per un lavoro part time o full time, a seconda della disponibilità oraria
RADIOMAMMA: E’ UNA LIBERA PROFESSIONISTA O E’ DIPENDENTE?
Valentina: Non è una dipendente della cooperativa ma una collaboratrice con contratto co.co.co(garantito dall’accordo quadro siglato coi sindacati lo scorso anno) Non esiste una tagesmutter Domus che lavori senza cooperativa. E’ un requisito indispensabile per poter essere iscritti all’albo professionale
RADIOMAMMA: LA FAMIGLIA FA UN CONTRATTO CON LA COOPERATIVA O CON LA TAGESMUTTER?
Valentina: La famiglia fa un contratto con la cooperativa che le propone la persona che meglio risponde alle necessità espresse ed è garante di qualità e sicurezza. Insieme al contratto viene rilasciato un certificato di qualità che attesta che la professionista proposta alla famiglia è una tagesmutter Domus, regolarmente iscritta all’albo professionale. Lei non riceve mai soldi dalla famiglia. Tutta la parte contrattualistica e di fatturazione viene svolta dalla cooperativa. Il contratto stabilisce le modalità di intervento e di pagamento in caso di malattia del bambino o della “mamma di giorno”
RADIOMAMMA: SE CI SONO EMERGENZE SANITARIE COSA SUCCEDE?
Roberta: Esistono dei protocolli da seguire, proprio come accade nelle scuole. Inoltre la formazione include delle lezioni con il personale del 118. Io personalmente finora ho frequentato due corsi sulle emergenze sanitarie nella prima infanzia
RADIOMAMMA: COSA OFFRE IL SERVIZIO ALLA FAMIGLIA?
Roberta: Se ci riferiamo a bambini di fascia 0-3 anni, proponiamo un’accoglienza “a misura” ovvero un ambiente domestico predisposto ad hoc a seconda delle esigenze, anche attraverso routine quotidiane che aiutano il bambino a sentirsi a proprio agio. Inoltre vengono stabiliti degli obbiettivi educativi personalizzati, attraverso lo strumento dell’osservazione, che generano attività e giochi proposti ai piccolini. La Tages è una professionista che garantisce la funzionalità del servizio in stretta collaborazione con la cooperativa, ma è anche una “mamma” attenta alle emozioni dei bimbi che accoglie in casa.
RADIOMAMMA: SERVIZIO FLESSIBILE SIGNIFICA CHE OGNI FAMIGLIA Può SCEGLIERE ORARI E GIORNI COME PREFERISCE?
Valentina: il servizio nasce per far fronte proprio alle esigenze particolari di ciascuna famiglia (turni, lavoro saltuario…). Si può stipulare un contratto con una formula ad orario fisso (che stabilisce giorni e orari che rimangono sempre invariati) oppure c’è una formula variabile, in cui si stabilisce un pacchetto orario mensile fisso, con la possibilità di distribuire le ore settimana per settimana o mese per mese. Flessibilità non deve essere sinonimo di casualità! La tagesmutter non è una babysitter che “tappa i buchi”, ma ci vuole una regolarità e una costanza perché c’è per ogni bambino un progetto pedagogico individualizzato che viene portato avanti