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Piccola Accademia – Corso di Teatro al CSE (1)

23 Marzo 2017 | Marina Ladduca

Un altro appuntamento con il “Dietro le quinte” dei corsi di Piccola Accademia.

Protagonista di oggi, è il corso di teatro condotto da Giulia Cappellini e co-condotto da Erika Marino, presso il CSE (Centro Socio Educativo) di Cascina Biblioteca.

Da subito, il lavoro di quest’anno è stato estremamente fisico. Si è cercato di individuare il movimento abituale del proprio corpo, che può essere più o meno rigido o più o meno morbido; che può seguire quindi delle linee rette o delle linee curve. Per esplorare questa condizione, al lavoro fisico si è unito quello di immaginazione e fantasia: condotti dalla voce della conduttrice gli utenti sono diventati dei puntini liberi di muoversi nello spazio e di colorarlo nella sua interezza, seguendo con il corpo, come si è detto, delle linee dritte o storte. Unendo l’immaginazione al movimento, hanno potuto relazionarsi tra di loro cercando di introiettare il più possibile l’essenza di quelle linee. Gradualmente, poi, attraverso lavori di improvvisazione, si è arrivati a capire che alla dubbia natura del movimento fisico, era associato un valore simbolico: seguire una linea retta vuol dire essere dritti, rigidi, giusti; farsi guidare invece da una linea curva, suggerisce un desiderio di trasgredire le regole, una voglia di libertà. Entrambe le sensazioni hanno però il loro risvolto della medaglia: mi comporto correttamente, rispetto le regole, ma quanto vorrei trasgredirle? Oppure: forse la libertà ha bisogno di limiti e di regole che dovrei seguire per il mio bene?
Questa esplorazione di imposizioni e trasgressioni ha portato così a un lavoro sulla prigionia e sulla libertà e sui limiti di essa. Cosa vuol dire essere imprigionati e avere delle regole? Quanto però queste mi aiutano a incorniciare il mio agire?

Chissà in che modo tutto questo verrà portato in scena a giugno, all’interno di Ti Ribalto, il festival di Piccola Accademia!