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Il Centro Diurno per Disabili CDD FERRARIS!

22 Ottobre 2015 | Dalerba Damiano Giovanni

E’
dal 2004 che la cooperativa, Il Fontanile prima, Cascina Biblioteca
dal 2013, si prende cura quotidianamente della piccola comunità del
Centro Ferraris, cercando di mettere a frutto per i Progetti di Vita
di ciascun ospite i saperi e i contributi di ciascun ragazzo,
operatori, famiglie e servizi esterni. La piccola comunità del
Ferraris è nel tempo cresciuta, oggi comprende 50 ospiti e famiglie
e 25 tra operatori, collaboratori e volontari.

Quando si arriva in
prossimità del CDD Ferraris sembra di essere una celebrità sul red
carpet. Molti dei nostri “ragazzi”, infatti, cominciano a
salutarci con calore ed entusiasmo quando sono ancora sul pulmino che
li accompagna e quando entrano è tutto un insieme di urletti,
sorrisi e tal volta piccoli grandi pianti per problemi più o meno
reali.

È così che inizia la giornata al Ferraris con
“l’accoglienza”, che in se è una piccola parola e un momento
sempre breve ma spontaneo e ricco di significato ed importanza. È un
inizio, un incontro continuo seguito da momenti di convivialità, un
caffe o the, dei biscotti, 4 chiacchiere su cosa si è fatto il
giorno precedente, su cosa si farà oggi. Poi seguono quelle che sono
“le attività”, ovvero, ciò che l’organizzazione giornaliera
prevede per ciascuno di noi, magari un passeggiata nel quartiere con
sosta al parco, una visita al centro commerciale o in centro per
guardare le vetrine, i libri, lavatrici asciugatrici e macchine
bruciate dai vetri rotti per coloro per cui un “buco” o un “atto
vandalico” diventa un interesse incomparabile.

E ancora musei ed
eventi in giro per Milano da scoprire insieme, spesa e piccole
commissioni oltre alle attività sportive che svolgiamo all’esterno
del centro come calcio, judo, piscina ed ippoterapia. E dentro? Anche
lì che frenesia! Laboratori diversi, di cucina, arte, teatro,
economia domestica, attività creative, giochi, musica, manipolazione
per non parlare del gruppo giornalino “giallo di sera” e
bomboniere per raccontare di noi e ricordare gli eventi importanti
facendoci conoscere. Ogni ragazzo viene coinvolto in alcune di queste
attività in base alle sue capacità ed interessi. E dopo il duro
lavoro del mattino si pranza tra amici con tanto di cafferino nel
dopo pranzo e ci si racconta di sé, un’altra attività rilassante al
pomeriggio e poi ci si saluta con una promessa “Ci vediamo domani”.

Giorno dopo giorno si intraprende un cammino che i “nostri ragazzi”
condividono con le loro “signorine e signorini” e gli amici
tirocinanti e volontari, che tal volta condividono con noi brevi
soste e tal altra decidono di prolungare il loro viaggio
accompagnandoci in percorsi più lunghi. Ma questo cammino non è
sempre in piano, anzi, spesso è dissestato e in salita e per
attraversarlo occorre tanto impegno e fatica da parte di tutti.
Talvolta è necessario fare dei passi indietro per ripartire e andare
avanti e creare nuovi percorsi laddove si incontrano strade chiuse.

Se per l’ASL e il
comune di Milano i CDD sono strutture di tipo semiresidenziale che
accolgono durante il giorno persone con disabilità grave e anche se
spesso vengono da molti definiti come l’ultima spiaggia, l’ultima
struttura, dove finisce chi ha una disabilità più grave che gli
impedisce una vita autonoma in società, per molte delle nostre
famiglie il CDD è un’immensa risorsa, un aiuto, un sollievo
quotidiano, un supporto nelle difficoltà. Per noi è l’incontro
tra mondi diversi dove persone con limiti e risorse differenti
s’incontrano, uniscono e rinforzano le loro capacità per
raggiungere traguardi che agli occhi di molti sembrano piccole
goccioline ma per noi sono oceani. Il Ferraris è la grande cornice
di un quadro fatto a più mani a cui ognuno contribuisce dipingendone
un pezzo e ravvivandolo con i propri colori e il risultato è
l’alchimia di magnifiche sfumature.

Alessia Schiroli & Andreana Lizzio


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