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Castagnata SFA mon amour

27 Ottobre 2016 | Chiara Basso

Marco V. ci racconta la sua prima castagnata con lo SFA

17-10-2016 La Castagnata
a Casnigo

Il
giorno 17 ottobre siamo andati a fare una bellissima gita nella
bergamasca in un posto, si potrebbe dire abbastanza conosciuto di
nome “Casnigo”. I partecipanti del primo giorno siamo stati: io, Francesco, Jacopo, Luca, Paolo, Katia, Mirko, Alfredo, Antonio e Sergio accompagnati dagli operatori Chiara e Annamaria Trenta.

Il primo
impatto del lungo viaggio verso la strada che ci avrebbe portato
verso Casnigo è stato bellissimo. Nel pulmino regnava la serenità
e la felicità, non a caso fui proprio io ad avere un ottimo impatto a
far notare la mia presenza ai miei compagni. Durante il viaggio ho
imparato ad ascoltare e imparare i discorsi molto interessanti di
Simonetta che malgrado la sua anziana età era molto arzilla e
pimpante. Passata circa un’ora e mezza dal viaggio cominciammo ad
avvicinarci al paese e si cominciava a pensare nella testa di ognuno
di noi “siamo arrivati”. Le ultime curve del paese ci fecero
capire a tutti noi che quando col pulmino avessimo fatto quell’ultima salita era fatta, e così è stato “enchantiks”, siamo
arrivati.

Appena scesi dal pulmino la Anna Trenta predispose le basi
come affrontare questa faticosa giornata: dividersi in due gruppi,
trovare più castagne possibili, raccogliere più castagne possibili
e metterle in più sacchetti possibili. Il tempo passa e la fame si
fa sentire, però sapevo bene che fra una decina di minuti saremmo
andati tutti a mangiare. Finalmente il momento arrivò, si va a
mangiare, salimmo brevemente verso il punto d’arrivo il pullmino ci
aspettava e una volta saliti ci dirigemmo subito in trattoria.
Arrivati sul posto in maniera molto educata salutammo i proprietari
del “ristoro”, una volta entrati non stavamo nella pelle pensando
che i casoncelli che avremmo mangiato fossero i più buoni del
mondo…direi che avevo ragione: i casoncelli spaziali, i salumi e i
formaggi una favola e la birra di prima scelta assoluta. Tutto buono
e pancia piena, prima di partire però abbiamo scherzato un po’, e
prima di partire ci siamo dati un po’ di pepe sul come le api ci
ronzassero intorno pensando che da qualche parte ci fosse un alveare.

Si parte, si ritorna a casa, il viaggio di ritorno a parte la
stanchezza e i cd di Chiara Basso “una catastrofe!” è stato
rilassante. Passarono un po’ di ore e presi sonno, al mio risveglio
fummo già a Milano più o meno e mi accorsi che stava piovendo, una
volta arrivati in cascina mi diedero un passaggio verso il tabaccaio
di piazza Udine e tornai a casa. E’ stata una bellissima esperienza,
mi è piaciuto molto e sicuramente un’esperienza che ripeterò in
futuro.

Fine

Marco V.